Non c'è stata nessuna telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e neo eletto presidente statunitense Donald Trump. La smentita del Cremlino arriva veloce e perentoria, da parte del portavoce Peskov, difficile capire dove sia la verità; se si tratti solo di una smentita di facciata. Stando al Washington Post il colloquio telefonico, il primo tra i due leader dopo le elezioni di Trump, sarebbe avvenuto giovedì scorso. 7 ottobre, il neo presidente USA avrebbe consigliata allo zar di non intensificare la guerra in Ucraina e come monito gli avrebbe ricordato la consistente presenza militare degli Stati Uniti in Europa. Inoltre si sarebbe detto favorevole ad ulteriori conversazioni per arrivare a una rapida risoluzione della guerra in Ucraina; tutto a questo punto si confonde visto che anche da Kiev arriva una smentita. È falso che presidente Zelensky sia stato informato in anticipo della conversazione telefonica, fa scalpore intanto, ma anche questa va presa con la dovuta cautela, la nota diffusa dal servizio d'intelligence estera russo secondo cui il Dipartimento di stato americano punta alla sostituzione dell'attuale leadership in Ucraina, se necessario. E alla rimozione dell'estremamente arrogante Zelensky. Una dichiarazione pesante che sa però di disinformazione, in una fase delicatissima del conflitto. Non è un mistero invece la posizione di Trump un cessate il fuoco che prevede concessioni significative a Mosca, il congelamento del fronte di guerra e la sospensione della richiesta di adesione dell'Ucraina alla NATO un'ipotesi che per Kiev sarebbe inaccettabile e intanto sul terreno infuria la battaglia di droni, un'armata di soldati di Mosca si prepara riconquistare il territorio perso nel Kursk russo.