Una delle pene più alte, che un rimpatriato dello Stato islamico in Germania, abbia ricevuto finora. L'Alta Corte Regionale di Monaco, ha condannato la cittadina tedesca e sposa dell'ISIS, Jennifer W. a 10 anni di carcere per terrorismo, complicità in omicidio, tentato crimine di guerra e crimini contro l'umanità, per aver lasciato morire di sete una bambina yazida. Jennifer W. cittadina tedesca, si era recata in Iraq nel 2014, per sposare un militante ISIS. La coppia aveva comprato come schiave Nora B, appartenente alla minoranza religiosa yazida e sua figlia Rania, di 5 anni. Nel 2015 dopo mesi di vessazioni e violenze, la sposa dello Stato Islamico aveva lasciato morire la bambina, incatenata sotto il sole da suo marito per castigo, senza battere ciglio. La Procura tedesca aveva chiesto l'ergastolo per l'imputata, che secondo l'accusa, non aveva fatto nulla per impedire la morte della bambina. La militante islamista, si era appellata all'impossibilità di salvare Rania, senza ribellarsi al marito e finire nelle carceri dell'ISIS. La sentenza, ha tenuto in considerazione anche gli eventi seguenti alla morte della bambina. Infatti, Jennifer W. al ritorno in Germania nel 2015, aveva continuato a frequentare gli ambienti dell'estremismo islamico, cercando di raggiungere di nuovo l'Iraq, per partecipare alla Guerra Santa. Il processo, iniziato nel 2019 era saltato subito all'attenzione dei giornali internazionali, per la crudeltà dell'atto e per la presenza tra i difensori della madre della bambina, dell'attivista per i diritti umani, Amal Clooney.