Medioriente, raid israeliano in Libano

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2 giorni fa

Per la prima volta dal 27/11, dall'entrata in vigore della tregua tra Israele ed Hezbollah, un raid dell'aviazione israeliana, ha colpito venerdì 28/03 un edificio residenziale nella periferia sud di Beirut, nota per essere la roccaforte del movimento sciita libanese alleato dell'Iran. Il palazzo vicino a scuole e ospedali, era usato come deposito di armi dai miliziani del partito di Dio, secondo quanto riferito. dalle forze di difesa israeliane. L'attacco è partito dopo che nella mattinata di venerdì due razzi erano stati lanciati dal sud del Libano verso il nord di Israele, suscitando la dura reazione del ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, che ha minacciato di colpire Beirut, nel caso in cui gli attacchi da parte delle milizie libanesi contro l'Alta Galilea non dovessero fermarsi. Lo Stato ebraico ha puntato il dito contro Hezbollah, che ha negato ogni responsabilità. Persino il Presidente libanese Joseph Aoun ha sottolineato come sia improbabile che il lancio di Razzi sia avvenuto per mano della milizia partito devota a Teheran, ordinando alle forze armate libanesi di avviare un'indagine per identificare i responsabili. Molti analisti sostengono che dietro l'attacco ci sia il braccio armato di fazioni palestinesi con l'intento di lanciare un messaggio al primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ovvero quello di fermare la guerra a Gaza. Intanto, mentre il leader del Likud minaccia di colpire ogni parte del Libano se non sarà garantita la sicurezza del nord di Israele, il premier di Beirut Nawaf Salam, esorta le milizie libanesi a consegnare le armi. Solo lo Stato, dice il capo di governo, può decidere in tema di guerra e di pace. 24, Beirut. .