Era il 19 giugno 1865 quando quasi 3 anni dopo l'abolizione della schiavitù in tutto il Paese, anche gli ultimi schiavi furono liberati in Texas, da allora il juneteenth è considerato il giorno della libertà, un'occasione per celebrare la fine dell'oppressione per gli afroamericani che mai come quest'anno hanno voluto far sentire la loro voce per una giustizia che più di un secolo e mezzo dopo, ancora non è arrivata, scendendo nuovamente in piazza in massa in tutto il Paese. Decine le manifestazioni a New York, soprattutto ad Harlem, dove ci sono tantissime occasioni di protesta, ma anche di ritrovo sociale per celebrare il juneteenth ma anche per chiedere giustizia per George Floyd e per le decine di americani che negli anni sono stati incarcerati senza una giusta ragione o sono state vittime dell'eccessiva violenza delle forze dell'ordine. Ovviamente qui si chiede anche di tagliare i finanziamenti alla polizia di New York, ma soprattutto tra i partecipanti c'è l'impressione rione questa volta, a differenza delle tante proteste che ci sono state in passato si può veramente arrivare ad un risultato concreto. Secondo i sondaggi il 53% degli americani è a favore delle proteste, mentre la popolarità di Donald Trump, scende, attualmente Presidente sarebbe 12 punti sotto al suo sfidante per la Casa Bianca l'ex presidente Joe Biden, che non a caso il Presidente è determinato a riprendere i suoi comizi oceanici, a partire dall'appuntamento di oggi a Tulsa, in Oklahoma, uno degli stati che negli ultimi giorni ha visto risalire i contagi di covid 19 ma Trump non sembra preoccuparsene, ha sottolineato che probabilmente qualcuno dei ventimila partecipanti al suo comizio che si svolge in un'Arena al chiuso in cui non saranno obbligatori di mascherine distanze di sicurezza si infetterà, ma anche se succedesse, ha detto il Presidente, saranno sicuramente casi isolati.