Angelus in piazza San Pietro e il Papa commentando il Vangelo di Matteo, su come fare la correzione fraterna, torna su uno dei temi ricorrenti del suo pontificato, il chiacchiericcio. Spesso Francesco lo ha paragona ad una bomba e ad azioni di terrorismo, questa volta per incidere nelle coscienze quanto sia grave quest'atto che distrugge la comunità e la Chiesa, non esita a paragonarlo al Covid. Per favore, fratelli e sorelle, facciamo uno sforzo per non chiacchierare, il chiacchericcio è una peste più brutta del Covid, più brutta. Lo sparlare degli altri nella Chiesa è un serio peccato, è un danno enorme e Bergoglio ne imputa la paternità al demonio, il nemico di Dio e degli uomini di cui si parla poco, nella Chiesa di oggi, ma che Francesco non esita a nominare. Il grande chiacchierone, il grande chiacchierone è il diavolo, che sempre va dicendo cose brutte degli altri, perché lui è il bugiardo che cerca disunire la Chiesa, di allontanare i fratelli e non fare comunità.