Il Re d'Olanda chiama il Presidente israeliano Herzog per dirgli che il suo regno ha fallito ancora una volta nel proteggere gli ebrei, come accade anche durante la Seconda guerra mondiale. E il paragone con le violenze naziste sembra far presa su diversi Leader europei che, riuniti a Budapest, condannano le aggressioni contro i cittadini israeliani definite vergognose ed inaccettabili, indipendentemente dalle eventuali provocazione dei tifosi del Maccabi Tel Aviv. Giorgia Meloni definisce inaccettabile e spaventoso l'antisemitismo dilagante in questo periodo. Il Presidente francese Macron paragona quanto avvenuto ai periodi più bui della nostra storia e il Cancelliere Scholz aggiunge: chiunque attacca gli ebrei attacca tutti noi. L'impressione è che i fatti di Amsterdam siano presi come l'esempio più eclatante di una serie di atti e di violenze esplosi dopo il 7 ottobre del 2023. E la preoccupazione dei diversi Leader è quella di non riuscire ad arginare questa enorme ondata di aggressioni in Europa. Espelleremo i radicali islamici, tuona il capo dell'estrema destra olandese ora al governo Geert Wilders. D'altra parte tutti, ad iniziare dal premier olandese Schoof, insistono affinché i cittadini israeliani continuino a venire in Europa. Lo ha fatto anche il Ministro dell'Interno francese le Retailleau, il 14 novembre si giocherà a Parigi Francia-Israele ed ha rifiutato l'idea di spostare la partita altrove, sarebbe, ha detto, come cedere alle aggressioni antisemite.