Quella che si sta consumando in Serbia è una crisi potenzialmente esplosiva, dove la piazza animata dagli studenti che da mesi manifestano ha ottenuto un primo risultato le dimissioni del Premier Milos Vucevic. Una protesta innescata dal grave incidente di Novi Sad, dove una pensilina ferroviaria è crollata lo scorso 1 novembre, uccidendo 15 persone, ma che in concreto punta a rimuovere i veri motivi dello scontento popolare, ovvero la corruzione delle istituzioni e l'autoritarismo del Governo. Motivi che 'Opposizione cavalca per chiedere nuove elezioni, mentre il Presidente serbo Alexander Vucic punterebbe invece al rimpasto di Governo Impresa non facile con Belgrado, bloccata da 24 ore per l'ennesima mobilitazione che riunisce studenti, professori e avvocati insieme ad alcuni sindacati che chiedono alle autorità di assumersi la responsabilità. proprio dell'incidente di Novi Sad. la Procura ha accusato 13 persone per la tragedia, compresi un membro dell'esecutivo e diversi funzionari statali, ma l'ex Ministro dell'Edilizia Doran Vasic è stato rilasciato, alimentando i dubbi sull'indipendenza delle indagini. Gli studenti vogliono la pubblicazione di ogni documento relativo all'inchiesta come l'arresto di chi dall'inizio delle proteste, attacca i manifestanti. Oltre alla liberazione degli studenti finora arrestati. Vucic accusa quelli che definisce agenti stranieri come gli autori delle violenze. Ma il movimento considera proprio il disastro di Novi Sad come un esempio della corruzione e della negligenza delle autorità e rinfaccia al Presidente serbo di aver pesantemente limitato le libertà democratiche. .