Momenti di tensione e paura alla Casa Bianca con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, interrotto bruscamente dopo pochi minuti dall'inizio della conferenza stampa e scortato via dai servizi segreti. Casa Bianca messa in lock down, mentre i servizi segreti neutralizzavano una persona armata, come ha specificato lo stesso Trump. Rientrato l'allarme, il Presidente degli Stati Uniti è tornato a parlare della risposta della sua amministrazione nei confronti del Coronavirus e degli ordini esecutivi firmati sabato scorso per bypassare lo stallo in corso con i democratici sul nuovo pacchetto di aiuti. Ordini esecutivi parziali, che non sostengono le famiglie e le piccole e medie imprese, ma che tra le altre cose, prevedono un reintegro del sussidio extra di disoccupazione. Ordini contestati dai democratici che accusano il Presidente di aver agito fuori dalla Costituzione. Le parti dovrebbero comunque tornare a parlare nelle prossime ore verrà a trovare una quadra ad una situazione di stallo che sta soprattutto danneggiando chi ha perso il lavoro e non è in grado di tenere in vita la propria attività. Intanto, mentre Trump ribadisce che il Paese sarà in buona salute presto, gli esperti continuano a prevedere 1000 vittime al giorno da qui a fine mese. E mentre in 34 Stati americani il tasso di infezione è sopra i livelli indicati dagli organi sanitari, nelle ultime due settimane quasi 100000 bambini hanno contratto il virus. Nuovi focolai si registrano tra i banchi di scuola. In Georgia, nel distretto scolastico più grande dello Stato, circa 500 persone sono in quarantena. In Mississipi 22 scuole hanno registrato casi di infezioni. In Florida, dove il governatore è un fervido sostenitore di Trump, 9 contee su 12 permetteranno il ritorno sui banchi di scuola, nonostante il tasso di infezioni sia superiore al 5%. Infine, Trump sta valutando la possibilità di bloccare il rientro in America dei cittadini statunitensi e dei residenti permanenti se le autorità riterranno che possano essere stati contagiati.