Strage Texas, la sfida del gun control nell'America divisa

25 mag 2022
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30 marzo 1981, il presidente Reagan viene colpito dai proiettili di John Hinckley Jr. Tra i feriti l'addetto stampa James Brady. Nel '93, amministrazione Clinton, il Congresso vara il Brady Bill, la legge che introduce una serie di controlli preventivi su coloro che intendono comprare armi. Col senno di poi, il provvedimento mostrava varie lacune. Erano infatti esentate dai controlli, sia le compravendite tra privati, sia quelle effettuate nelle circa 5 mila fiere delle armi, organizzate ogni anno negli Stati Uniti. Quasi la metà degli acquisti di armi avviene in questo modo, per non parlare dell'e-commerce ignorato nel '93 e oggi decisivo. Dopo il Brady Bill c'è stato un iniziale calo delle vittime, poi una successiva inversione di tendenza, ma soprattutto un pronunciato aumento degli Active Shooter, cioè di quegli assassini che aprono deliberatamente il fuoco in luoghi affollati per uccidere il più possibile. La comprensibile attenzione mediatica per le stragi di massa, mette in ombra il fatto che le vittime delle armi in America sono soprattutto coloro che le usano per uccidersi. Nel 1994 venne approvato il bando delle armi d'assalto, proposto cinque anni prima da Bush padre. Bando poi non rinnovato dal Congresso nel 2004, riproposto da Obama insieme a ulteriori restrizioni dopo la strage di Sandy Hook, il divieto è stato nuovamente bocciato nel 2013, in quello che il presidente definì un giorno vergognoso per Washington. Nel frattempo la galassia complottista della far-right metteva in giro la voce che il massacro in Connecticut era una messinscena. Trump ha ulteriormente allentato i controlli sulle vendite di armi, Biden ha riproposto il bando dei fucili d'assalto. Ma nell'America polarizzata di oggi, trovare un accordo sul tema sembra impossibile. La lobby delle armi è forte, ma deriva la sua forza anche dall'appoggio di buona parte della popolazione, che vede nel possesso di pistole e fucili uno dei modi per esercitare la propria naturale diffidenza nei confronti del Governo centrale. Nell'impossibilità di raggiungere un accordo, gli Stati prendono decisioni in ordine sparso. L'ennesima strage cambierà qualcosa? Difficile. Le elezioni di mid-term sono vicine. Queste sono le cartoline di Natale dei repubblicani Boebert e Massie. Questo è lo spot nel quale la repubblicana Taylor Greene prometteva ai suoi sostenitori un calibro 50 in regalo. Auguri!.

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