I lock down sono stati più lunghi del previsto e la ripresa appare più debole di quanto si sperasse. Per questo la commissione europea rivede al ribasso le stime sull'economia dei 27, per l'Italia un doppio record negativo. Quest anno il Pil scenderà dell' 11,2% il calo peggiore di tutti, e la risalita nel 2021 sarà solo del 6,1 %. Il saldo netto in due anni insomma, è una perdita di oltre il 5 %, la più alta di tutta Europa. Va meglio in Germania, mentre Francia e Spagna, pur duramente colpite nel 2020 l'anno prossimo cresceranno più di noi. La ripresa italiana dovrebbe comunque partire in questo secondo semestre, prima l'industria, poi più lentamente i servizi. Previsioni che comunque non tengono conto di un eventuale seconda ondata di contagi, ma neppure dei potenziali effetti benefici del recovery Fund. Certamente la crisi ha colpito tutti i paesi europei, ma non allo stesso modo e che le conseguenze economiche non saranno uguali per tutti i paesi europei, se quindi vogliamo evitare che aumentino le differenze nella famiglia europea dobbiamo varare al più presto questo piano di recovery proposto dalla Commissione. Abbiamo eliminato le condizionalità macro del Mes. Ora spetta ai singoli governi decidere se e quando utilizzarlo, aggiunge il commissario. Quanto al ritorno del patto di stabilità, Gentiloni, sposa l'idea di attendere che tutti i paesi tornino nella situazione pre pandemia. E anche se il peggio potrebbe essere passato e l'arrivo di un vaccino potrebbe migliorare le stime ora, avverte la commissione europea, è fondamentale salvaguardare i posti di lavoro a rischio la liquidità delle imprese.