Confcommercio, manca fiducia per ripresa consumi

00:01:34 min
|
5 giorni fa

Gli italiani spendono meno di quello che possono, meno di quello che spendevano nel 2007, quasi vent'anni fa. E succede perché manca un ingrediente fondamentale, la fiducia. È questa l'istantanea che emerge dal ventiquattresimo forum di Confcommercio, l'occasione per il Presidente Carlo Sangalli di lanciare un appello al governo. "I consumi, anche alla fine del prossimo anno, non saranno tornati ai livelli del 2007, cioè di 20 anni prima, quindi bisogna rimettere al centro dell'agenda del governo, la riduzione delle imposte per il ceto produttivo e bisogna farlo adesso." La mancanza di fiducia si incrocia con un potere d'acquisto che, anche considerando il costo della vita è più basso di quello tedesco del 26,5%. Basti pensare che rispetto al 2007 la spesa italiana pro capite, rivela l'ufficio studi della Confcommercio, segna un -452 Euro all'anno con un calo vistoso negli alimentari e nei trasporti. Per queste ragioni le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso. Nel 2025 si passa ad un +0,8% dove prima avevamo un decimale in più, mentre per il 2026 si scende sotto l'uno per cento, lo 0,9. In tutto questo però una nota di ottimismo c'è, l'inflazione sotto controllo, occupazione ai massimi e redditi reali in aumento. Sono questi i presupposti, secondo Confcommercio, per consentire all'Italia di reggere l'urto di questo periodo complesso. .