Covid, il governo valuta misure contro la quarta ondata

17 nov 2021
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La quarta ondata ha preso di petto mezza Europa mentre l'Italia finora non ha avuto bisogno di far scattare l'allarme rosso. La curva dei contagi nel nostro Paese è in crescita ma i numeri registrati dalla campagna vaccinale e l'estensione del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro permettono al Governo di monitorare con attenzione alla situazione, senza ipotizzare scenari catastrofici. A poche ore dalla conferenza delle regioni alcuni Governatori invocano in caso di peggioramento del quadro epidemiologico un principio non tanto penalizzare i no vax quanto premiare chi si è vaccinato. Mentre l'esecutivo li sollecita ad accelerare la somministrazione della terza dose come scudo contro la diffusione del virus. Enrico Letta condivide la linea della fermezza contro chi ha scelto di non ricorrere al vaccino: "Tutto ciò che va nella direzione di aumentare il rigore con il quale si gestisce questa vicenda, col quale si rende possibile a tutti coloro che sono vaccinati, hanno il Green pass, il super Green pass e il super super Green pass, di fare tutto ciò che è possibile per, ovviamente, tenere la nostra economia aperta, tenere il nostro Paese aperto, consentire che le cose accadano e garantire la libertà delle persone." Il Ministro della Salute Roberto Speranza insiste sull'importanza della prima dose: "E anche le prime dosi sono fondamentali negli ultimi giorni noi continuiamo a fare circa 18,19, 17mila prime dosi al giorno, sembra un numero residuale invece è ancora un numero importante." Pugno duro contro i no vax che Fratelli d'Italia bolla come non risolutivo: "Io su questo non sono d'accordo, non sono d'accordo, diciamo mettiamola così, al lockdown per i non vaccinati, banalmente, perché anche questo non risolverà il problema." Da dicembre la cosiddetta dose booster sarà consentita dai 40 anni in su e l'invito di Palazzo Chigi è quello di aderire in massa c'è un'altra fascia di età che con il via libera dell'Ema potrebbe avere accesso alla prima dose è quella per i bambini tra i 5 e i 12 anni che andrebbe ad ampliare la platea degli immunizzati. Gli aggiustamenti che il Governo pensa di mettere in campo per arginare i contagi sono considerati atti dovuti come ad esempio la terza dose per il personale sanitario che è già obbligato a vaccinarsi. C'è anche la possibilità che la validità del Green pass venga ridotta dai 12 attuali a 9 mesi, alla luce del fatto che ormai è chiaro che dopo sei mesi l'efficacia dei vaccini si affievolisce.

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