Questa volta, il Consiglio dei Ministri, non è stato indolore. Ed è la prima occasione da quando è nato il nuovo governo, in cui si evidenzia una vera frattura nella maggioranza. Subito ricomposta a parole certo, però significativa. Palazzo Chigi ha varato il nuovo decreto Covid, con tutta una serie di misure che introducono passi in avanti verso le riaperture e un ritorno alla vita diverso. Ma una misura resta uguale: il coprifuoco, ancora alle 22. Non come chiedeva la Lega almeno alle 23, per consentire a quei ristorante ed esercizi, che ora in zona gialla potranno riaprire, di non dover chiudere la sera, attorno alle 21 al massimo. Draghi ha tenuto il punto. La Lega, dopo varie telefonate fra Salvini e il Premier, al quale il leader del Carroccio ha comunicato la sua decisione, non ha votato il decreto. "Non potevamo votare un decreto che continua a imporre chiusure, coprifuoco, limitazioni. I dati fortunatamente sono in netto miglioramento negli ultimi giorni, sono migliaia i letti di ospedale che si sono liberati, quindi con rigidi protocolli di sicurezza, con prudenza e mantenendo le distanze, si può anzi si deve tornare a vivere". Fiducia al Premier comunque confermata, contiamo di votare il prossimo decreto se consentirà il ritorno alla vita e al lavoro per milioni di Italiani, dice Salvini, che quindi stemperare le tensioni ma intanto dal PD è già partito il fuoco di fila contro la Lega, definita irresponsabile perché, dice il Nazareno, mette in difficoltà Draghi e la maggioranza per giocare una partita tutta sua. L'idea del coprifuoco, spostato alle 23, però non vedeva contrari altri membri di governo come Sileri: "La verità, non vedo una grossa differenza tra le 22 e le 23 e io penso che si dovrà arrivare alle 23, personalmente però è chiaro che qui forse esce più la parte del medico che del politico, direi di aspettare per le 23 un paio di settimane". Dall'opposizione Fratelli d'Italia boccia il coprifuoco, che resta alle 22, annuncia iniziative contro questa misura, ribadisce "serve voltare pagina, attraverso poche regole chiare, per riaprire tutto in sicurezza".