Davanti alle molte richieste di sindaci e governatori si fa strada l'ipotesi di derogare al divieto di spostamenti tra comuni nei giorni festivi. Nonostante la posizione rigorista del Ministro della Salute Speranza e non solo, il presidente del Consiglio Conte riconosce da Bruxelles le difficoltà di ricongiungersi di chi vive in piccoli centri e affida al Parlamento la responsabilità della scelta. Se poi il Parlamento, però, assumendosene tutta la responsabilità vuole introdurre qualche eccezione per i comuni più piccoli che possa avere comunque una logica di mantenimento che consenta la circolazione in un raggio, chilometrico contenuto per i comuni più piccoli. Ritorneremo su questo punto, ovviamente, il Parlamento è sovrano. Allentare sarebbe da irresponsabili, precisa il Ministro Boccia che apre a piccoli chiarimenti per i comuni piccoli e di confine. Lo stesso Centrodestra ha presentato in Senato una mozione per abolire la norma del divieto tra comuni. Restano da definire i dettagli, primo tra tutti il provvedimento che sarà adottato. L'ipotesi più probabile è quella di un emendamento al decreto Spostamenti oppure al decreto Ristori e resta da decidere se ci si potrà spostare solo tra comuni che appartengono alla stessa provincia o no. Sembra tramontata l'idea di limitare la deroga ai comuni fino a 5000 abitanti, anche per le difficoltà dei controlli, mentre è stata avanzata l'ipotesi di consentire la deroga solo per il giorno di Natale. Nei giorni di festa resterà in vigore il divieto di spostamento tra tutte le regioni. Contrario alle aperture il governatore della Campania. "Dobbiamo avere il coraggio di dire che quest'anno Natale e Capodanno non esistono", afferma De Luca.