Un buongiorno, ringrazio per essere con noi, davvero il Ministro Federico D'Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Ministro, buongiorno, buon 25 aprile, benvenuto e grazie per aver accettato il nostro invito alla nostra agenda politica. "Buongiorno a voi tutti e grazie per questo invito e anch'io, insomma mi unisco a questa giornata così importante per il nostro Paese, il 25 aprile che appunto è la ricorrenza della liberazione dal regime nazifascista della Seconda Guerra Mondiale, quindi è una giornata bellissima, importante come appunto avete sottolineato con, appunto l'immagine che rappresentavano il Capo dello Stato e l'Altere della Patria. Quindi è un giorno importante, che tutti quanti abbiamo a cuore e che ci ricorda l'importanza della libertà e della democrazia del nostro Paese". Ministro ci racconta che cos'è successo ieri. Dunque la prima domanda che le voglio fare è, l'Europa non si fida di noi se abbiamo bisogno che un Presidente del Consiglio dica, garantisco io? "No, sono normali interlucuzioni che avvengono in questi momenti, in cui si chiude una pianificazione così importante che riguarda il futuro del nostro Paese e, come ormai tutti quanti hanno potuto capire, si tratta anche della somma più importante che l'Europa ha dato ad un paese membro, con i suoi oltre 191 miliardi per quanto riguarda il Recovery Plan ed aggiuntiva di oltre 30 miliardi di euro del fondo, che insieme, inseriremo per raggiungere la quota di 222 miliardi di euro. Sono interlocuzioni normali che avvengono. Il Presidente del Consiglio ha svolto chiaramente questa, con grande capacità insomma, questa sua figura di unità tra il nostro Paese e l'Europa e ci ha permesso appunto ieri sera di chiudere attraverso un Consiglio dei Ministri molto importante per il nostro Paese, forse tra i più importanti degli ultimi anni, questo passaggio così importante che si vede poi nella giornata di lunedì di martedì, appunto affrontare il Parlamento con il quale avremo un'interlocuzione. Cercheremo di comprendere e di spiegare questo importante passaggio e quindi poter, in maniera unità, fare le prossime giornate e quindi portando entro il 30 di aprile, questo progetto del PNRR in Europa e quindi dare dimostrazione di grande credibilità e di pianificazione per il nostro Paese nei confronti del futuro.