La Guida: L'Italia, Tavares e Stellantis (che non è la Fiat)

11 ott 2024
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Il fatto è che Carlo Tavares è l'Amministratore Delegato di Stellantis e non un politico, la sua missione è creare valore per l'azienda che dirige non massimizzare il consenso tra i cittadini elettori, e il fatto è che Stellantis non è la Fiat, è un'altra azienda, prende decisioni tenendo conto dell'Italia come di un mercato di sbocco e come di un luogo dove ha stabilimenti produttivi. Ne tiene conto come di un eredità da rispettare e valorizzare per tradizione e immagine potremmo dire, con la severità dei Patrioti che il nostro Paese può essere magari uno strumento più importante di altri ma non un fine, e cioè l'idea di Gianni Agnelli che ciò che è buono per la Fiat è buono per l'Italia bisogna togliersela dalla testa. Perchè appunto la Fiat non c'è più e l'Italia è di certo molto cambiata dai tempi dell'Avvocato ad oggi. Si può discutere e infatti se ne è discusso vivacemente durante l'audizione del Capo di Stellantis se gli sforzi fatti dal Governo italiano anche negli ultimi anni per l'auto siano stati contraccambiati con la stessa attenzione, forse no ma quegli sforzi erano fatti non per azionisti o per l'Amministratore Delegato ma per l'occupazione e il lavoro, perché Fiat era ed è la più grande azienda italiana. Sono stati, sono sufficientemente grati Stellantis e il suo Amministratore Delegato ai Governi, al Governo Italiano? Difficile dirlo certo Tavares e la politica hanno idee a quanto pare molto diverse risolvere il dubbio però, ed è questo quello che conta oggi non serve a risolvere la crisi del settore in Europa e quindi in Italia. Stellantis dice: "Io mi sono adeguata alle regole che l'Europa ha deciso non mi sono ficcata io nel problema dell'elettrificazione, ma noi siamo pronti possiamo produrre quello che serve produrne fino a saturare la capacità produttiva in Italia, il famoso milione di auto". Il problema è che se nel breve periodo qualcuno non assorbe i costi in più dell'elettrico un bel 40% non c'è il mercato e dato che quel mercato è diventato indispensabile per decisione politica, la politica deve crearlo quel mercato con gli incentivi che colmano la differenza fino a quando tecnologia ed economia di scala potranno quella differenza azzerarla. Sottile Tavares quando dice che: "E' compito della politica mettere d'accordo consumatori ed elettori, nella transizione tutti hanno bisogno di stabilità nelle decisioni la transizione è un problema insiste Tavares: "Se decidete di allungarne i tempi, il problema sarà ancora più lungo". Un po' come dire "Io devo portare valore e fare le auto che rispettino gli obiettivi della transizione ma voi metteteci i soldi".

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