Sempre in pectore ma già quasi leader, Giuseppe Conte incontra i parlamentari dei Cinque Stelle e con loro fa un punto sul rilancio del Movimento. Nessuna investitura dall'alto anzi, diamoci del tu, dice e lancia un indirizzo mail, al quale mandare le proposte. Afferma che comunque, un partito va strutturato, glissa su Rousseau, definendosi l'ultimo arrivato, ma nel frattempo, Casaleggio parla in TV e insinua il dubbio si voglia mettere in difficoltà finanziaria la sua piattaforma, per un terzo mandato da parlamentari, pregiudicare la democrazia dal basso o altre regole fondamentali del Movimento 5 Stelle. Pochi minuti e Vito Crimi, nella stessa assemblea, definisce le parole di Casaleggio misere e diffamatorie. Il volo degli stracci, occupa il clima fra gente che un tempo marciava compatta, ma adesso, la separazione è nei fatti e nel Movimento si guarda a Conte, come alla guida per il futuro. "Con Giuseppe Conte, il Movimento 5 Stelle scrive una nuova pagina e guarda al 2050. Se oggi la priorità è vaccinare in fretta e dare sostegno a imprese e famiglie, nel prossimo futuro la politica deve necessariamente mettere al centro i bisogni dei cittadini e la tutela dell'ambiente". Ci fidiamo di te, fidati anche tu di noi, dice l'ex Ministro Vincenzo Spadafora. Sì al percorso con il PD, ma senza snaturarci, dice Buffagni, lasciamo a loro le discussioni sulle Ius Soli e puntiamo sul lavoro, sviluppo, ambiente.