Rientra a Roma Sergio Mattarella e convoca il Consiglio Supremo di Difesa per mercoledì 23, sul tavolo l'evoluzione dei conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina, segno ulteriore di quanto complessa stia diventando la situazione geopolitica da Gaza al Libano al futuro di Kiev. Proprio il tema della guerra in Ucraina, le relazioni transatlantiche e il rapporto con gli Stati Uniti sono stati i temi affrontati nella riunione del gruppo Arraiolos, summit annuale di 16 Capi di Stato quest'anno ospitato a Cracovia dalla Polonia di Duda. Una decina i Presidenti in presenza tra loro oltre al padrone di casa anche Mattarella appunto il tedesco Steinmeier Un vertice con toni e temi diversi dagli ultimi anni, il rapporto con Washington innanzitutto, questione cara ai polacchi. Confronto serrato e a volte punti di vista diversi ma con il futuro dell'Europa a fare da collante. Sullo sfondo uno scenario internazionale sempre più complesso che lo dice con rammarico e tristezza il Capo dello Stato nel suo intervento in sessione plenaria: "Impone e costringe l'Europa a un riarmo". Risorse per armamenti che avrebbero potuto essere destinate a spese sociali ma che a causa di una sorprendente aggressività militare, quella russa, fuori dalla Storia e dalla razionalità, l'Unione è costretta a spendere". Ragiona sui motivi che hanno spinto Mosca ad aggredire Kiev, la convinzione di un allontanamento americano dai destini del Vecchio Continente per guardare più al Pacifico, un'Europa disunita concetti poi smentiti dai fatti. E se l'alleanza con gli USA resta un caposaldo irrinunciabile è pur vero che ora Bruxelles si trova davanti a un ormai indifferibile necessità di creare una difesa comune. Gli Stati Uniti da soli non bastano più e l'unica possibilità per cooperare sul piano della difesa internazionale è quella di acquisire vere ed efficaci capacità militari su scala comunitaria.