Due modelli di Europa a confronto, due visioni di una stessa comunità. Sergio Mattarella arriva in Polonia per una visita di Stato, cui seguirà subito dopo una visita ufficiale in Slovacchia, per affrontare temi delicati che vanno oltre i già buoni rapporti bilaterali. Temi che poggiano su uno scenario internazionale complesso e comune al tempo stesso. Sicurezza, sostegno a Kiev e ricerca di una soluzione pacifica, immigrazione e Unione Europea. Cinque giorni per una missione diplomatica nella Mitteleuropa, frontiera a est così come frontiera mediterranea è l'Italia. Due Paesi in campagna elettorale, altro elemento di difficoltà, che si stanno misurando con il proprio futuro e con l'approccio da tenere nei confronti di Bruxelles. Due capitali, Varsavia e Bratislava che giocano il ruolo di punte avanzate nell'aiuto all'Ucraina, anche e soprattutto nelle forniture militari. Per il Capo dello Stato, oltre agli appuntamenti istituzionali, gli incontri ufficiali, è previsto un discorso all'Università di Cracovia e in Slovacchia poi la visita alla base militare di Malacky a cui l'Italia ha appena inviato il sistema antimissile SAMP-T, e dove si soffermerà con il contingente italiano di stanza. Missione che inizia però con l'incontro con la comunità italiana. "È una lunga tradizione di scambi tra Polonia e Italia che risale molto nel tempo, ma che in questo periodo, da diversi anni, è intensificata anche a livello di giovani". Il Presidente della Repubblica si recherà anche ad Auschwitz-Birkenau dove, contestualmente alla tradizionale "Marcia dei vivi", visiterà il museo insieme di alcuni studenti italiani e alle sorelle Bucci, sopravvissute alla Shoah. Una doppia visita nel cuore dell'Europa centro-orientale, due Paesi guida del gruppo Visegrad, pienamente atlantisti, ma al tempo stesso spine nel fianco del processo di integrazione Europea. Mattarella porta la sua visione di Europa, il valore, il senso, la necessità dell'Unione.