L'emergenza immigrazione, la questione PNRR: le due priorità per il Governo entrano sempre più nell'agenda europea e non solo per quella trattativa lunga e complessa con le istituzioni comunitarie, come avviata dalla Premier, nelle due ultime riunioni del Consiglio a Bruxelles. Ma anche nei colloqui con i singoli stati, Meloni aveva parlato con il Presidente francese Macron, ora affronta gli stessi temi nel lungo bilaterale con il Premier spagnolo Sanchez: piena la sintonia. A cominciare dall'emergenza sbarchi, con le partenze dal Nord Africa, è un problema europeo e servono soluzioni europee, spiega lo spagnolo. "Su questo il cambio di passo, l'abbiamo detto diverse volte di un'Europa che oggi guarda con molta più attenzione ai confini, diciamo, alla difesa dei suoi confini esterni, è un passo importante ma conveniamo che nel prossimo Consiglio Europeo di giugno si possa fare stato degli avanzamenti concreti da parte della Commissione Europea". Risposte efficaci, immediate, la richiesta, così come le risposte vengono chieste anche sull'altro fronte: quello del Next Generation. L'obiettivo era e resta la flessibilità sull'utilizzo dei fondi. Su questo, la Premier confida in una risposta veloce da parte di Bruxelles con cui il negoziato va avanti. Il messaggio del ministro competente Fitto pronto a riferire in Parlamento è rassicurante: nessuna difficoltà nel Governo, dice, riguardo i rapporti con la Lega e alle diverse visioni emerse in questi giorni sull'uso delle risorse. Dove ci sono elementi di criticità serve puntare a una collocazione dei progetti in programmi dove non rischiamo di perdere i fondi, sottolinea, rilanciando l'ipotesi di accomunare PNRR, con scadenza 2026, e politiche di coesione che hanno un orizzonte temporale più lungo. L'opposizione non molla e chiede di accelerare. "È tempo di passare dalle parole ai fatti perché il Governo si è insediato più di 5 mesi fa. Aspettiamo il Ministro Fitto in Parlamento per capire come intendono muoversi". Ora però c'è da convincere, entro il mese, la Commissione a sbloccare i fondi della terza tranche da 19 miliardi che sono ancora sub iudice.