Un'acclamazione per tre. Ma dietro l'unanimità di facciata, alcuni nodi rimangono appesi. Il PD, infatti, ha eletto i nuovi Capigruppo di Camera e Senato. Forza Italia ha sancito il passaggio di testimone a Montecitorio. Entrambi nello stesso giorno, entrambi con la speranza di dare vita ad un nuovo corso. Nel PD, Elly Schlein ha imposto i nomi: Francesco Boccia al Senato e Chiara Braga alla Camera. "Inizieremo un lavoro parlamentare di raccordo con il partito che avrà un punto di riferimento costante: l'ascolto delle piazze e dei luoghi della protesta". Un partito che fa quello che dice nelle piazze e in Parlamento, questo è il disegno della Segretaria. Lo strappo con la minoranza non c'è stato, forse è rimandato alla definizione della segreteria ma alcuni malumori emergono. Andrea Marcucci sostiene che non c'è più spazio per i riformatori nel PD. La Capogruppo uscente, Malpezzi, avrebbe gradito una discussione interna più che sui giornali. Nel centro-destra invece la scossa voluta da Silvio Berlusconi ha di fatto spostato l'asse del partito. Una svolta governista, che ridimensiona il peso specifico di Licia Ronzulli dentro Forza Italia, non sempre tenera con Giorgia Meloni ed il suo Governo. Al posto di Alessandro Cattaneo alla Camera ora c'è Paolo Barelli, non a caso molto vicino al Ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Noi siamo il partito di Berlusconi, poi ci sono dei rinnovamenti, dei cambiamenti in vista delle elezioni europee è anche giusto, ci prepariamo. Sono le elezioni amministrative, siamo in campagna elettorale, quindi, è giusto che sia così, insomma ci si rinforza. Il cambiamento serve, ogni tanto la classe dirigente deve cambiare incarichi, deve cambiare responsabilità". "Ha paura che qualcuno vada verso il Terzo Polo, qualcuno di Forza Italia?" "Periodo ipotetico della irrealtà. Il centro siamo noi, non esiste un'altro centro. Grande rispetto per tutti ma il centro siamo noi".