Il Presidente del Consiglio Conte scrive nel post di fine anno molte parole sulle difficoltà, sul dolore, sulla durezza dei sacrifici dell'anno passato, ma anche sulla speranza, comunque, non offuscata per il prossimo. "È arrivato il momento di riprenderci le nostre vite" scrive, "questo deve essere l'anno del riscatto. Tutti insieme lavoreremo alla ripresa e al rilancio dell'Italia". Questo non è però un Capodanno di concordia nella maggioranza, con giusto poche ore fa la duplice strigliata di Renzi al suo stesso Governo per il ritardo sull'approvazione della manovra in Parlamento sul tema del recovery plan. In molti ormai parlano apertamente di crisi di Governo e si capirà nei prossimi giorni se ci sono i margini per ricucire e in che modo. L'ipotesi di un rimpasto, pur non chiesto apertamente da nessuno, resta in piedi, magari per evitare lo show down che non escluderebbe nemmeno il voto anticipato. Intanto dai 5 Stelle la senatrice Lezzi definisce il leader di Italia Viva un'avida appendice del trio di destra su cui non stare a perdere tempo. Sta di fatto che il documento con il piano dell'Italia per gestire i denari che dovrebbero arrivare dall'Europa, vedrà la luce pare a febbraio. Anche il PD ha i suoi auspici sul tema: Per il Partito Democratico fondamentale è spendere presto e bene i 209 miliardi dell'Europa. Servono risposte concrete per i cittadini e non avventure - politiche. Il centrodestra pure se agitato al suo interno dalla proposta di Meloni su una mozione di sfiducia al Governo che ha spiazzato un po' tutti, sulle critiche all'esecutivo è unito. L'unica cosa che gli italiani non possono avere in questo 2021 è un litigio perenne all'interno del Governo fra Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti. Se c'è un Governo deve governare.