Per Vincenzo De Luca non ci sono dubbi, otterrà il terzo mandato dagli elettori, quindi non esiste impugnazione del Governo né parere contrario del PD, ovvero del suo stesso partito, che possa fermarlo. L'offensiva dell'attuale presidente della Campania porta dunque in dote tensioni nell'Opposizione, dove i tentativi di dialogo tra Elly Schlein e Giuseppe Conte si complicano proprio su questa vicenda, considerando le indiscrezioni sul nome di Roberto Fico come successore di De Luca. Tensioni sul terzo mandato che agitano però anche la Maggioranza, con il leghista Luca Zaia che era pronto a ricandidarsi in Veneto. Un caso, quello dell'Esecutivo, che impugna la legge regionale ad personam voluta da De Luca, che rischia di danneggiare pesantemente Matteo Salvini, il quale potrebbe incassare una sconfitta sul nome da candidare, potenzialmente fatale per il suo futuro, mentre il PD teme che De Luca possa trovare un alleato in Italia Viva di Matteo Renzi. "Per i nemici le leggi si applicano e per gli amici le leggi si interpretano". E se il Centro-Sinistra inizia a temere di perdere la Campania, il Carroccio si vede invece sorpassato dal partito della premier, che proprio in Veneto vuole candidare uno dei suoi. Linea, quella del partito di Meloni, di fatto sposata anche da Forza Italia. "Siamo contro il terzo mandato perché in democrazia è bene che chi governa per 10 anni una regione, non si trasformi in un padrone assoluto ma possa lasciare il passo". La partita ora passa alla Corte Costituzionale, dove il parere sulla legittimità della legge regionale per il terzo mandato, arriverà però non prima di maggio, quando la campagna elettorale sarà già rovente.