VIDEO Governo Conte, molti esordienti tra i 21 neoministri

04 set 2019
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Tra i 21 neo-ministri del Governo Conte la grande novità sono le molte new entry, Ministri esordienti, e tra loro alcuni sono anche al loro primo incarico politico di rilievo. Non è questo il caso di Roberto Gualtieri, europarlamentare del Partito Democratico, che andrà al Tesoro al posto di Tria. Europeista convinto, molto apprezzato a Bruxelles per la padronanza di regole e procedure europee. Gualtieri è un professore di storia contemporanea alla Sapienza. Chi all'interno del PD è molto stimato per le sue arti di pontiere e di mediatore è Lorenzo Guerini, già Deputato e Presidente del Copasir, il Comitato per i servizi segreti. Guerini, appassionato di baseball quanto di politica, andrà alla Difesa. Al Ministero per il Sud arriva dai Dem il meridionalista Giuseppe Provenzano, vicedirettore della Svimez, che si occupa da sempre di Mezzogiorno e di politiche di coesione. Sempre Dem è Vincenzo Amendola agli affari europei, mentre il suo compagno di partito, Francesco Boccia, non certo nuovo alla politica di rilievo, guiderà gli affari regionali. In quota PD Paola De Micheli alle infrastrutture, Teresa Bellanova all'agricoltura, un passato da sindacalista. Elena Bonetti va alle pari opportunità, renziana, professore di matematica a Milano, ha un passato da dirigente dell'Agesci. Torna un prefetto al Viminale, ruolo di peso per Luciana Lamorgese, unico tecnico del Governo nel suo ruolo di prefetto di Milano, cancellò anni fa una serie di ordinanze anti-migranti varate da alcuni comuni leghisti. Molti volti nuovi anche tra le file dei 5 Stelle, Stefano Patuanelli che andrà allo sviluppo economico. Questo senatore, ingegnere edile, è stata una delle figure chiave e decisive nella mediazione con il Partito Democratico. Altra new entry Lorenzo Fioramonti all'istruzione, già sottosegretario a Viale Trastevere, ha sempre dichiarato di voler porre rimedio alla piaga del precariato. Sua una provocazione, se divento Ministro tasserò le merendine e le bevande zuccherate. Sempre grillina la neo-ministra al lavoro e alle politiche sociali Nunzia Catalfo, prima firmataria della proposta di legge sul reddito di cittadinanza e sul salario minimo. Tra le novità le due ministre piemontesi, entrambe pentastellate, alla pubblica amministrazione va Fabiana Dadone, all'innovazione Paola Pisano, assessora alla Giunta Appendino di Torino. E' stata lei a volere la sperimentazione dell'auto a guida autonoma in città definita una delle mille donne più influenti d'Italia. Altri esordienti 5 Stelle Federico D'Incà ai rapporti con il Parlamento, Vincenzo Spadafora alle politiche giovanili e allo sport, e unico ministro di LeU Roberto Speranza alla salute.

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