La speranza ha due bei figli: la rabbia e il coraggio, ha scritto Sant'Agostino. La rabbia nel vedere come vanno le cose, il coraggio di vedere come potrebbero andare. Gli agostiniani sono nel quartiere di Santo Spirito, a Firenze dal 1200 e vivono adesso come una minaccia il progetto di una residenza per anziani che si affaccerà sul bellissimo chiostro dove, tra le 500 antiche lapidi, ha trovato riposo anche un airone. La storia dei frati in questo luogo ha la sua deviazione in un preciso momento. Quando parte di questo edificio è passato allo Stato? "Passato allo Stato nel 1866. Nel luglio 1866 perché Bettino Ricasoli, allora presidente del consiglio dei ministri, Firenze capitale, vara una legge per cui tutti i conventi dello Stato italiano passano allo stato italiano". Ed ecco che il refettorio viene diviso e tutto ciò che si trova dall'altra parte, finisce alla difesa. Ma la vecchia caserma viene dismessa e con un bando, spiegano i frati pubblico ma non pubblicizzato con un solo concorrente, nel 2022, l'immobile viene assegnato a una società per la realizzazione di una rsa per anziani benestanti. Anche l'arcivescovo di Firenze ha scritto un'accorata lettera al ministro della difesa per un progetto alternativo proposto dalla comunità agostiniana. Ma se anche l'ultimo appello non dovesse produrre risultati, arriverà il coraggio di cui parlava Sant'agostino. "Come ultima azione avremo il tempo di fare un po' di occupazione. Non so come potrebbe fallire. Perché ci devono mettere in galera? Non lo so, non me ne intendo. Se cominciano i lavori, dobbiamo andarcene. Certo". "Dateci il tempo ad andarcene via dignitosamente senza sentire i rumori dei lavori che vanno al di là". Firenze .