Design week, giornata conclusiva al Salone del Mobile

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3 giorni fa

Si chiude con il record degli operatori esteri presenti negli spazi espositivi della Fiera di Rho-Pero la 63esima edizione del Salone del Mobile. Un evento quest'anno nel segno della luce, con la biennale dedicata all'illuminazione, che conferma Milano capitale mondiale del progetto col 68% di operatori provenienti da 151 Paesi. Se in generale le presenze hanno avuto una buona tenuta, ad aver segnato un boom sono state quelle dal Giappone e dagli Emirati Arabi Uniti, e guardando all'Europa, dalla Polonia. "Si è lavorato sulla qualità, e davvero nei padiglioni si è riuscito a rispondere a un grande laboratorio, Il Salone del Mobile, che permette di rispondere ai momenti di crisi. C'è stato un +38% degli studenti. Noi pensiamo che questo sia un dato molto positivo che testimonia un interesse per l'industria quella vera, non tanto per l'evento, la festa, ma per venire a conoscere il mondo del lavoro del settore dell'arredamento". "L'ombra dei dazi americani non deve generare panico", sottolinea il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, collegato da Osaka in Giappone, "col Salone che rappresenta", dice, "un comparto industriale di grande importanza nel nostro Paese". Proprio l'incombenza dei dazi anche sull'evento ha finito con rivelarsi un'opportunità. "Abbiamo potuto incontrare direttamente, faccia a faccia, i nostri interlocutori, anche americani, che sono venuti giù comunque. E abbiamo assieme cercato di capire quali potrebbero essere le reazioni, a seconda del modo in cui si paventeranno poi definitivamente i dazi". Chiuso il Salone, resteranno ancora aperti al pubblico per qualche settimana la Library of Light, alla Pinacoteca di Brera e la Performance Mother al Castello Sforzesco. .