Chi paga i 14 miliardi del Decreto Aiuti: lo Skywall

03 mag 2022
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Eh sì, non è facile finanziare senza maggiore deficit, un decreto di questo tipo, quindi evidentemente qualcuno dovrà pagare. Allora andiamo a vedere, evidentemente chi dovrà farlo. Ricordiamo la cifra: 14 miliardi di euro. Questo è quanto vale il decreto sugli sconti carburante, sulle bollette, quei 200 euro per lavoratori, pensionati, lavoratori autonomi, gli aiuti alle imprese. Ma chi appunto, lo pagherà? E questa è un po' la descrizione delle coperture di questo decreto, vediamo in giallo 6 miliardi da margini appunto sul deficit per la maggiore crescita, non vuol dire appunto uno scostamento di bilancio, non vuol dire fare più debito del previsto, ma vuol dire riuscire a recuperare un po' di debito vista la maggiore crescita, poi andremo a spiegarlo meglio. 6 miliardi, altri sulla tassa sugli extra profitti per quelle società energetiche che hanno guadagnato così tanto con i rialzi dell'energia e poi, 2 miliardi, uno slittamento temporale dei fondi europei, ma la maggior parte sono le altre due voci, quindi andiamo a spiegarle nel dettaglio. Partiamo appunto, dai margini sul deficit che sono la voce che ... 6 miliardi di euro. Cosa è successo, sostanzialmente? Vuol dire che la crescita economica maggiore delle aspettative, in particolare quella del 2021 sappiamo quanto ha rimbalzato nel nostro Paese, ha comportato meno spese per lo Stato e più entrate, più tasse che sono effettivamente entrate nel bilancio pubblico e quindi, questo cosa ha comportato? Vuol dire che se prima del decreto il deficit del 2022 era destinato ad arrivare al 5,1%, gli anni scorsi discutevamo del 3% quindi sostanzialmente, comunque è molto alto, si è riusciti a recuperare quella fetta in giallo, perché si è riusciti ad arrivare dal 5,1% al 5,6% che era invece l'obiettivo del DEF, quello previsto dal Governo. Quindi senza aumentare quel 5,6% si è riuscito comunque ad avere uno spazio di manovra, quei appunto 6 miliardi. Ma andiamo a vedere invece, quello che riguarda gli extra profitti, la tassazione appunto sulle imprese energetiche, e allora anche qua sono altri 6 miliardi di euro appunto, per un contributo straordinario, era già previsto nel decreto appunto di marzo, ma adesso è stato potenziato, sui profitti delle aziende che vendono, producono, importano energia. Mario Draghi, proprio in queste ore ha detto che hanno fatto dei profitti enormi, lo abbiamo visto anche dai bilanci delle aziende. Erano tassati al 10% nel decreto precedente, ora arriva al 25% per altri 6 miliardi di euro. Un tassa comunque inusuale, perché si tassa successivamente al guadagno, quindi diciamo un po' a posteriori, però non è nemmeno la prima volta, in Spagna hanno fatto una cosa di questo tipo anche se più ridotta, nel Regno Unito stanno immaginando di introdurla. Per, appunto, quanti soldi alla fine sono stati messi sul piatto: 30 miliardi. Sostanzialmente, 14 più i 15 ... un quadro simile a quello che è successo anche in Germania e in Francia. Speriamo sia l'ultimo intervento, anche se probabilmente sul terzo trimestre andrà fatto ancora qualcosa.

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