Notte di fuoco incrociato sui cieli di Mosca e Kiev, decine di droni sono stati lanciati dagli ucraini sui territori russi. Attacchi respinti dalla contraerea della Federazione mentre Kiev ha attivato lo scudo anti aereo sui tetti della Capitale, che è stato obiettivo dei droni di fabbricazione iraniana. Lo scudo aereo russo nelle Regioni meridionali di confine prima chiuso e in tarda serata è stato poi riaperto nello spazio e nei cieli ed è tornato nuovamente operativo l'aeroporto di Volgograd nel Sud della Russia. Il Comando Militare di Mosca conferma di aver intercettato 28 velivoli diretti in sei Regioni. Anche lo scontro di terra si fa più serrato su due fronti, nella Regione ucraina del Donetsk e in quella di Kursk. Sul fronte orientale ucraino la conquista di Pokrovsk è obiettivo militare dei russi e qui la pressione è altissima. Nelle ultime ore la presa della cittadina potrebbe portare un vantaggio strategico russo su tutte le Regioni occupate bloccando di fatto lo snodo logistico di rifornimento del fronte ucraino ad Est. Quasi 5000 qui i minori a rischio dislocati in 30 villaggi di prima linea nei distretti di Kramatorsk e Bakhmut Kiev ne ha ordinato l'evacuazione. I soldati russi premono anche su Kherson una persona è morta e 16 sono rimaste ferite nell'attacco sferrato nella notte. Gli ucraini resistono e il Presidente Zelensky che esorta gli alleati a rispettare il calendario concordato per la fornitura di munizioni. Sull'altro fronte, in territorio russo dopo i ponti sul fiume Seym ora è Bryansk nel mirino dei corpi speciali d'assalto ucraini. Un attacco respinto dai russi che nei territori del Kursk cambiano i piani militari avviando una ri dislocazione di truppe anche sul confine meridionale. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che l'operazione militare ucraina nella Regione di Kursk sarebbe stata studiata in gran segreto e autonomia da Kiev e soprattutto senza feedback. Un'operazione dice Scholz molto limitata in termini di spazio e probabilmente anche in termini di tempo.