La Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, minaccia una risposta devastante alla rappresaglia israeliana dello scorso 26 ottobre, senza però precisare né i tempi del potenziale attacco né la sua portata. Ma secondo indiscrezioni del Washington Post, il regime di Teheran potrebbe attaccare lo Stato ebraico già nei prossimi giorni. E potrebbe farlo dal territorio iracheno, per evitare un'ulteriore risposta da parte del governo di Benjamin Netanyahu su siti strategici militari che si trovano all'interno del territorio della Repubblica islamica. Mentre Israele rimane in stato di massima allerta, i razzi di Hezbollah, oltre 100, colpiscono non solo l'alta Galilea, ma anche una base dell'intelligence nella periferia di Tel Aviv. Nella periferia Sud di Beirut, roccaforte del Partito di Dio, un raid dell'aviazione dello Stato ebraico polverizza un edificio residenziale, causando una vittima e decine di feriti. Intano, la situazione all'interno della Striscia di Gaza, resta drammatica, con l'UNICEF che denuncia come l'enclave palestinese sia diventata un cimitero per bambini. Solo nelle ultime 24 ore una cinquantina di minori hanno perso la vita in attacchi che hanno colpito due palazzi nel campo profughi di Jabalia, nel Nord della Striscia, portando il numero totale delle vittime dall'inizio del conflitto ad oltre 43.300. Per le Nazioni Unite urge un cessate il fuoco immediato.