Una nuova macchina spaziale che promette di rivoluzionare le previsioni meteorologiche targate Europa da qui ai prossimi vent'anni. Un'eccellenza frutto del lavoro di un consorzio industriale guidato da Thales Alenia Space con molta tecnologia made in Italy e una gestione del lancio e della messa in orbita garantita da Telespazio e dal Centro Spaziale del Fucino in Abruzzo. "Telespazio ha dato già un contributo significativo nelle fasi di sviluppo. Garantirà una fase molto significativa e importante di questo primo.. di questa prima immissione in orbita e poi successivamente delle altre che è appunto quella fase in cui il satellite non appena lanciato viene controllato, verificato e accompagnato nella sua posizione orbitale definitiva". Obiettivo: previsioni più accurate di fenomeni meteorologici estremi e potenzialmente dannosi grazie a un programma sviluppato dall'Agenzia Spaziale Europea in collaborazione con l'organizzazione Eumetsat che prevede il posizionamento di 6 satelliti in orbita geostazionaria. "Una maggiore risoluzione e una tempistica diversa, molto più cadenzata. Questi dati saranno fondamentali per chi ne farà uso non solo in termini di previsioni meteorologiche più accurate, più avanzate, ma anche per chi deve usarle per, ad esempio, gestire meglio sistemi di trasporto come il trasporto aereo". A bordo del satellite Meteosat Third Generation Imager 1 uno strumento avveniristico: il primo fulminometro targato Leonardo. "È difficile rilevare un fulmine dallo spazio innanzitutto per le caratteristiche intrinseche del fulmine. Stiamo parlando di un fenomeno rapido e qualcosa di relativamente piccolo se osservato dall'orbita geostazionaria ovvero 36.000 km. Se vogliamo riassumere questo strumento con una frase è fondamentalmente un avanzatissimo cacciatore di fulmini che darà un contributo fondamentale alla previsione delle tempeste".