Un nuovo attacco nell’area mediorientale contesa tra israeliani e palestinesi si è consumato questa mattina. Un palestinese armato ha colpito a morte tre ufficiali di sicurezza israeliani dislocati all’ingresso di Har Adar, un piccolo insediamento a ovest di Gerusalemme situato sulla linea di demarcazione con la Cisgiordania. Tutto fa pensare a un attentato terroristico. Hamas e la Jihad islamica hanno parlato di un nuovo capitolo dell’intifada, la rivolta iniziata nel 1987 dagli arabi palestinesi all’interno dello Stato di Israele. L’attentatore è stato identificato come un trentasettenne palestinese che viveva in un villaggio di circa 4.000 colonie nei territori palestinesi occupati da circa cinquant’anni da Israele. L’uomo è riuscito ad avvicinarsi al cancello posteriore dell’insediamento di Har Adar insieme ad altri operai che dovevano entrare a lavoro, ha estratto un’arma e ha aperto il fuoco contro le forze di sicurezza prima di essere ucciso a sua volta. Netanyahu ha accusato leader politici e religiosi palestinesi di incitamento sistematico alla violenza e ha chiesto al Presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen, di condannare l’episodio. L’attacco è avvenuto poche ore dopo l’arrivo a Gerusalemme dell’inviato speciale americano per il Medioriente, una visita che punta a rilanciare il processo di pace. In una strada di Gaza, intanto, sono stati distribuiti dolciumi ai passanti, sventolando bandierine di Hamas in segno di vittoria.