Circa un'ora a porte chiuse con il primo cittadino di Solingen, poi in centro città, nel luogo della strage di venerdì sera. Il Cancelliere Olaf Scholz depone una rosa bianca in mezzo al tappeto di fiori e lumini, insieme a lui ancora il sindaco e il primo ministro della Regione del Nord Reno Vestfalia. Si è trattato di terrorismo, terrorismo contro tutti noi e il nostro modo di vivere, dice ancora il cancelliere. E poi, confermando quanto nei giorni scorsi aveva anticipato la Ministra Nancy Faeser, promette la stretta sulle armi: Non solo sicurezza, ma anche più attenzione su chi entra e chi esce dai confini tedeschi: Una risposta, questa, a chi ha criticato le maglie troppo larghe di Berlino sull'immigrazione nell'ultimo decennio: in primis Alternative für Deutschland, il partito di estrema destra che è il primo in Turingia, dove si vota domenica, e quando manca un anno e un mese alle politiche di settembre 2025. Intanto, per tutto il giorno, la polizia passa al setaccio l'area attorno alla residenza per richiedenti asilo, dove Issa al-Hassan aveva ottenuto un posto letto. Mentre all'interno, dove le telecamere non arrivano, entra anche la scientifica. Omicidio plurimo, tentato omicidio ma soprattutto terrorismo, sono le accuse per il 26enne che, secondo la Procura della Corte Federale, è fortemente sospettato di essere affiliato allo Stato islamico, di cui condividerebbe l'ideologia. Resta da capire quando l'avvicinamento a questa ideologia sia avvenuto, se la strage di venerdì fosse stata in qualche modo pianificata, e soprattutto se vi siano dei complici.