I segreti nucleari e i piani di rappresaglia militare in caso di attacco straniero degli Stati Uniti erano custoditi tra il wc e la doccia di un bagno della sua villa in Florida. Altre scatole con documenti classificati erano in una sala da ballo, altri ancora in una camera da letto. L'atto di incriminazione di Donald Trump per violazione della legge contro lo spionaggio è devastante, peggio del previsto. Sono 37 i capi d'accusa imputati all'ex presidente e principale candidato del partito Repubblicano alla Casa Bianca. Non solo la detenzione illegale di materiale top secret che si era portato via quando lasciò lo Studio Ovale, ma anche l'ostruzione alla giustizia, il falso e la cospirazione, perché mentre dichiarava all'FBI di non avere nulla di illegale e che aveva declassificato tutto solo col pensiero, sapeva benissimo di essere in possesso di carte segrete e perciò ordinava al suo assistente di distruggerle. Rischia fino a venti anni di carcere per molte delle accuse, perché come ha spiegato il procuratore indipendente nominato dal Dipartimento di Giustizia per trattare la sensibilità del caso, ha compromesso la sicurezza nazionale condividendo con estranei quelle informazioni. Cosa che emerge chiaramente anche da un audio risalente al luglio 2021 nel quale l'ormai ex presidente si vanta con alcuni ospiti del suo club al mare mostrando loro i piani di un ipotetico attacco all'Iran. Trump è innocente fino a quando una giuria popolare non lo dichiarerà colpevole oltre ogni ragionevole dubbio, ha ricordato il procuratore, ma la sua posizione giudiziaria è senza precedenti. Mai un ex presidente era stato incriminato per un reato federale. E martedì pomeriggio dovrà presentarsi in un'aula di tribunale della Florida per quella che si annuncia una lunga battaglia legale. Il procuratore è uno squilibrato ha detto sprezzante, annunciando che si proclamerà innocente. Ma due dei suoi legali, dopo aver letto le carte, lo hanno già abbandonato.