Le elezioni americane, la guerra, gli abusi sessuali, i migranti, il ruolo della Cina nello scacchiere internazionale. Papa Francesco nella consueta conferenza stampa in aereo risponde alle domande dei giornalisti in volo, si inserisce nel dibattito sulle prossime presidenziali negli Stati Uniti e tra due candidati, Harris e Trump, non solo non saprebbe chi scegliere, ma parla di male minore, uno favorevole all'aborto l'altro contro i migranti. "Mandare via i migranti non lasciarli sviluppare, non lasciare avere vita è una cosa brutta. Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio poiché c'è vita. In genere si dice che non votare è brutto, non è buono, si deve votare e si deve scegliere il male minore, chi è il male minore? Quella signora o quel signore? Non so, ognuno in coscienza e faccia questo". Ed è netto anche se conflitti internazionali, sul timore che dalla Striscia di Gaza si estendano anche in Cisgiordania. "Per questo non trovo che si facciano i passi per fare la pace". E sul ruolo che potrebbe assumere la Cina e i suoi rapporti con la Santa Sede dice: "Io sono contento dei dialoghi con la Cina, il risultato è buono, anche per la nomina dei vescovi si lavora con buona volontà. Un'altra cosa è la Cina, la Cina per me è un'illusione, nel senso che io vorrei visitare la Cina". Ma non si sottrae a nessuna domanda, dopo aver ringraziato i giornalisti per aver partecipato al suo lungo viaggio affronta anche un altro tema delicato, quello degli abusi nella chiesa. "L'abuso sessuale è una vergogna", dice citando il caso dell'Abbè Pierre, "non dobbiamo dire", sottolinea, "copriamo perché non si veda, l'abuso", dice, "non solo quello sessuale è una cosa demoniaca" e dopo aver lodato i Paesi visitati in questo viaggio e aver chiarito che la pena di morte è ancora presente a Singapore è da eliminare, Papa Francesco parla del cambiamento climatico. Si sta facendo troppo poco, "dopo Parigi", dice Bergoglio, "si parla si parla ma non si fa".