Nell'Aula Magna della Corte di Cassazione le tensioni tra il Governo e le toghe non trovano spazio al cospetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la conclusione dell'intervento del ministro della giustizia Carlo Nordio viene salutata da un applauso. Nessuna traccia della protesta annunciata dall'ANM di abbandonare l'inaugurazione dell'anno giudiziario quando a prendere la parola sarebbe toccato al Governo per contestare la riforma della giustizia, anche se l'iniziativa dovrebbe scattare nelle Corti d'Appello. Nordio si rivolge alla prima presidente della Cassazione Margherita Cassano e assicura: sono certo che la nostra collaborazione continuerà pacificamente, e cerca di rassicurare sulla separazione delle carriere. "La riforma si presenta nuova ma per quanto riguarda l'indipendenza e l'autonomia della magistratura ha una chiarezza cartesiana di rocciosa solidità, i contenuti della riforma sono ben noti ma ribadisco ancora una volta il postulato assoluto dell'indipendenza del Pubblico Ministero rispetto al potere esecutivo." A fare il check up del sistema giudiziario nel 2024 è Margherita Cassano che ha chiesto piena collaborazione a tutte le istituzioni nel solco del dettato costituzionale. "Questo sforzo inedito teso a inverare i più alti valori espressi dalla Costituzione, necessita di essere accompagnato da un contesto improntato al rispetto reciproco fra le varie istituzioni dello Stato, a razionalità, pacatezza, equilibrio." La prima presidente della Cassazione ha indicato le criticità che feriscono la società, le troppe morti sul lavoro legate alla scarsa qualità e sicurezza che si intrecciano con la piaga del lavoro sommerso, il dramma dei femminicidi che non conosce cura, il sovraffollamento carcerario con 10 mila detenuti di troppo che contribuisce ad alimentare i suicidi dei detenuti, tragedia indegna di un Paese civile e l'allarme per la diffusione di immagini sessualmente esplicite dei minori che causano anche autolesionismo tra i più giovani.