Continua lo scontro tra i partiti di maggioranza e la magistratura. La riforma della Giustizia al centro del confronto con l'Associazione Nazionale Magistrati, l'ente di rappresentanza della categoria, che ha dichiarato uno sciopero il prossimo 27 febbraio contro il disegno di legge costituzionale che prevede la separazione delle carriere. Un passaggio ulteriore ci sarà prima in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a fine gennaio. I magistrati in quell'occasione indosseranno la toga, una coccarda tricolore e usciranno dall'aula quando parlerà il Governo. Decisione questa che vede il fronte dei giudici meno compatto, ma il Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati è netto: non protestare sarebbe un atto di pavidità, rimanere in silenzio delegittimerebbe le toghe. "Secondo noi delegittimerebbe le toghe stare in silenzio di fronte a una riforma che non migliora, anzi peggiorerà, il servizio di giustizia e comunque non se ne occupa, che indebolisce il quadro complessivo delle garanzie indipendenza di autonomia, basta pensare alla nuova strutturazione del processo disciplinare per i magistrati che li vedrà veramente più deboli di fronte all'azione condotta dal ministro, quindi quella sarebbe per noi una delegittimazione". Altro fronte infuocato quello che vede coinvolta la Ministra del Turismo Daniela Santanchè, rinviata a giudizio sul caso di Visibilia con capi d'accusa che hanno messo l'opposizione sulle barricate. Dalle indagini emergerebbe la volontà di nascondere intenzionalmente negli anni le ingenti perdite, verrebbero confermate condotte di falsi in bilancio e diversi illeciti amministrativi. Corale la richiesta di dimissioni tra i partiti di opposizione con il Movimento Cinque Stelle che ha presentato una doppia mozione di sfiducia alla Camera e al Senato. La maggioranza cerca di fare quadrato intorno alla Ministra in nome del garantismo e della presunzione di innocenza. Bisognerà però aspettare che la Presidente del Consiglio rientri dagli Stati Uniti per capire quale sarà la posizione del Governo.