Un fronte che resta aperto. L'immigrazione rimane una priorità per il governo. Lo aveva detto il premier Meloni pure mettendo in conto ostacoli nella realizzazione dell'impegno preso. Il progetto Albania funzionerà lo ribadisce il Ministro dell'Interno Piantedosi. Tutto, mentre il decreto flussi diventa legge con il via libera del Senato su cui l'esecutivo aveva posto la questione di fiducia, provvedimento che segue il decreto paesi sicuri. "Il progetto Albania è un'iniziativa che rappresenta rappresenta un cambio totale nella gestione dei flussi migratori. Siamo pertanto al lavoro per mettere a punto soluzioni in grado di superare gli ostacoli incontrati e consentire la piena funzionalità consapevoli della complessità di un'operazione che presenta profili inediti e fortemente innovativi". Avanti tutta sulla linea. Tra le novità del testo c'è un nuovo elenco dei paesi considerati sicuri come Bangladesh, Egitto e Marocco e soprattutto il tema della competenza delle Corti d'Appello e non più dei Tribunali specializzati per quanto riguarda la convalida del trattenimento dei richiedenti asilo. Questione che riapre, semmai si fosse chiuso, lo scontro con le toghe con il plenum del CSM che avverte sui rischi dei tempi per i procedimenti e gli obiettivi del PNRR. Perché, spiegano tra i togati, non solo a giudicare potrebbero ritrovarsi magistrati privi delle competenze necessarie ma subentrerebbero anche problemi di organico. Tutto mentre parallelamente in Cassazione va avanti il procedimento avviato dal ricorso del Viminale dopo lo stop del tribunale di Roma lo scorso 18 ottobre alla convalida del fermo di alcuni migranti portati nei due centri albanesi. "Noi abbiamo chiesto come difesa di cittadini stranieri richiedenti asilo, la richiesta del rigetto dei ricorsi presentati dal Ministero dell'Interno, quindi l'avvocatura generale. Già nel 2019 la Corte Suprema dei Diritti dell'Uomo aveva già affrontato un caso simile in relazione proprio a questa questione, proprio relativo all'Ungheria, quindi a mio avviso comunque l'anomalia sovranazionale va comunque ovviamente ad adottare un principio superiore a quello nazionale". L'attesa è ora tutta per il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea e il conseguente allineamento giuridico interpretativo.