Per Capodanno tornano le zone rosse, non a rievocare i tempi cupi del Covid ma a sottolineare l'importanza di garantire la sicurezza pubblica con un'efficace lotta alla microcriminalità. È partita dal Viminale la direttiva firmata dal Ministro Matteo Piantedosi, e indirizzata ai Prefetti delle grandi città italiane con l'obiettivo di individuare, attraverso apposite ordinanze, aree urbane vietate a soggetti considerati pericolosi o già con precedenti penali e che per questo potranno essere allontanati. Una sorta di daspo urbano il suo, ma che riguarderà in particolare chi ha precedenti per droga, reati contro la persona e ancora, rapine, furti e possesso illegale di armi. Le misure già in vigore a Milano, e prima ancora a Firenze e Bologna, resteranno valide almeno fino al 31 marzo 2025, potranno essere applicate in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado ma anche là dove c'è un'alta concentrazione di persone, quindi piazze di spaccio, stazioni ferroviarie, zone limitrofe e luoghi della movida, dove soprattutto in queste giornate di festa ad un aumento esponenziale di giovani e turisti. Le ordinanze prefettizie secondo i piani del Viminale possono risultare utili anche nella notte di San Silvestro, per rafforzare ulteriormente i controlli durante manifestazioni di spettacoli previsti in molte città d'Italia. Insieme all'attività di controllo viaggia infatti quella della prevenzione, proprio in vista dei festeggiamenti per l'arrivo dell'anno nuovo.