A Trieste arriva il conto delle proteste di piazza delle scorse settimane. Aumentano significativamente i nuovi contagi e a farne le spese sono i triestini, ma non solo. Tanto che il Sindaco, Roberto Dipiazza, e il Prefetto, Valerio Valenti, alzano la voce. Vietate le proteste in Piazza Unità d'Italia fino al 31 dicembre, dice il Sindaco, ma va oltre e usa termini molto forti: spingeremo perché sia stabilito che il peso di eventuali nuove restrizioni gravi solo sul coloro che non sono vaccinati, dice, perché sono dei disertori. E continua il parallelo militare: se questa è una guerra, in una guerra c'è chi ha paura, non combatte, viene messo al muro e fucilato. Qui non fuciliamo nessuno, dice, ma il peso di eventuali nuove restrizioni deve gravare esclusivamente su questi disertori che mettono a rischio la salute di tutti. A farlo infuriare è l'aumento dei contagi: 93 nuovi casi solo tra i manifestanti. Rincara la dose il Prefetto della città Valenti, parlando di comprime la libertà di manifestare. E poi la città che si ribella al giogo dei No Green Pass. 20.000 le firme raccolte, Trieste non è la città dei No Green Pass e dei No Vax. Arriva dal Ministro Di Maio, poi, l'affermazione che tenta di mettere un punto sul certificato verde: o Green Pass o si torna al coprifuoco come altri Paesi stanno già facendo. E sempre sul Green Pass arriva l'indagine dell'Autorità per la protezione dei dati personali su un'applicazione per la verifica del QR Code del certificato verde che consentirebbe di leggere dati personali, dose di vaccino o tamponi effettuati.