Nelle ultime 24 ore, l'esercito ucraino ha respinto 53 attacchi da parte delle truppe russe in direzione di Bakhmut dove, secondo Kiev, ci sono stati i combattimenti più feroci. Le forze ucraine resistono e combattono dentro ed intorno alla città, nella regione di Donetsk, nonostante i russi continuino ciclicamente a rivendicarne il controllo. La presa di Bakhmut consentirebbe alla Russia di poter avanzare verso due importanti città della regione di Donetsk: Kramatorsk e Sloviansk. Una guerra combattuta lungo le trincee con implacabili attacchi di artiglieria e razzi su un campo di battaglia pesantemente minato, definito un tritacarne dai comandanti di entrambe le parti. I più deboli pagano un prezzo altissimo. Sono 470 i bambini ucraini rimasti uccisi e 949 quelli feriti dall'inizio della invasione russa, secondo Kiev. Nella maggior parte dei casi, si tratta di minorenni che vivevano nella regione di Donetsk. Forti esplosioni sono state udite in Crimea. Il sistema di difesa aereo russo ha abbattuto un oggetto sopra il Mar d'Azov; come annunciato su Telegram, dal capo della Repubblica di Crimea Sergej Aksenov. 7 unità navali della Marina Russa sarebbero pronte al combattimento nel Mar Nero compresi due sottomarini armati con missili Kalibr, lo rende noto su Facebook, il servizio stampa del Comando Operativo Sud di Kiev.