Diritti

Oblio oncologico, cos’è e come funzione in concreto

L’oblio oncologico. Se ne parla molto da quando il premier spagnolo Pedro Sanchez - poco prima della disfatta elettorale alle amministrative del 28 maggio scorso - ha annunciato un legge che lo garantisse. E un provvedimento analogo è ora all’esame della Camera anche in Italia. Ma che cosa vuol dire esattamente oblio oncologico? Significa eliminazione delle discriminazioni nei confronti di chi ha avuto un tumore quando si tratta di stipulare una polizza assicurativa , accendere un mutuo, partecipare a un concorso pubblico, avviare le pratiche per l’adozione. Infatti oggi il fatto stesso di essere stati pazienti oncologici può pesare negativamente in sede di contrattazione, per esempio può comportare l’aggiunta di clausole o onerose nel contratto, o addirittura può comportare il rifiuto del mutuo o dell’adozione. Per garantire in concreto l'oblio oncologico, ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci, serve ovviamente il lavoro delle Asl: una volta approvata la legge le strutture sanitarie dovrebbero utilizzare i dati degli ex pazienti oncologici solo a fini statistici e non renderli disponibili all'esterno. In Italia ci sono al momento 9 disegni di legge sull’oblio oncologico, l’obiettivo è arrivare a uno proposta di legge bipartisan che garantisca il diritto all’oblio quando sono trascorsi 10 anni dalla fine delle terapie o 5 quando la diagnosi è avvenuta entro i 21 anni di età. In Europa leggi simili esistono già in Francia (che è stata la prima ad approvarla nel 2016) in Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Romania

00:03:15 min・pubblicato il 22 giu 2023

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