Due città rendono omaggio a Laura Papadia, ennesima vittima di femminicidio Spoleto, la città in cui viveva e in cui il marito Gianluca Nicola Romita l'ha uccisa il 26 marzo e Palermo dove era nata e dove vive la sua famiglia. Una delegazione del comune spoletino partecipa ai funerali. La chiesa del cimitero Sant'Orsola è gremita da tanti cittadini che si stringono intorno ai familiari. "Questa ragazza, determinata, forte, che brillava di luce propria e che purtroppo, con ogni probabilità è proprio per questo che è stata vittima, non ha evidentemente visto che davanti a lei c'era cattiveria, c'era possesso, tutto quello che è altro dall'amore. Una città che in pochi giorni ha dato l'addio a due vittime della violenza di genere, Sara Campanella e Laura Papadia. Un tradimento del senso dell'umanità, dice il sindaco di Palermo. "Il femminicidio è un orrore; e dobbiamo fare ogni cosa perché possa ricominciarsi da una nuova educazione sentimentale di questa comunità. Per ricordare Laura e dire basta alla violenza sulle donne sono arrivati anche centinaia di motociclisti, su iniziativa di alcuni amici del papà di Laura, Maurizio. Hanno percorso le strade della città e raggiunto Monte Pellegrino, dove una nuova panchina realizzata dagli studenti dell'istituto Don Orione, è stata posizionata di fronte al santuario della patrona. Un luogo scelto non a caso, qui si rifugiò una giovanissima Santa Rosalia quando scelse la vita religiosa ribellandosi al volere del padre e sulla panchina si legge una scritta. A Santa Rosalia, simbolo di donna libera, affidiamo Laura, Sara e tutte le vittime di femminicidio.